Sono un appassionato di videogames e quindi troverete spesso post con questo tema. In particolare il genere sparatutto è uno dei miei preferiti. Non amo molto quelli con ambientazione futuristica o simili anche se uno dei primi che ho provato tanto tempo fa (Quake 3 Arena) era di questo genere.
Proprio in questo giorni ho comprato Call Of Duty 2 per Playstation 2. Lo so, la consolle non è esattamente di ultima generazione e il gioco di cui parlo è uscito anni fa, ma dato che i cd non sono buoni da mangiare uno si adatta a comprare quel che può.
In ogni caso seppur datata la serie "Call Of Duty" rimane, opionione personale, la migliore nel panorama del settore "clicca e spara". Il merito va sicuramente all'ambientazione. Il sonoro è vicino alla perfezione così come il crudo realismo della battaglia. I personaggi sono credibili e la visuale in prima persona secondo me si integra perfettamente nello stile.
Certo i puristi del realismo ad ogni costo mi diranno che in battaglia non ci sono i medikit miracolosi e se ti becchi una pallottola, anche se non letale, di certo non continui a sparare come se nulla fosse. Ma io vorrei ricordare che è un gioco e come tale rimane. La realtà no e nella vita non essendoci l'autosalvataggio all'ultimo checkpoint conta solo portare a casa la pelle.
Pertanto se lo scopo è il divertimento (per chi ama questo genere) allora quest'ultimo è assicurato.
Un'ultima cosa. Non sopporto l'ipocrisia generale secondo cui qualsiasi gioco di questo genere ambientato nella Seconda guerra mondiale escluda sistematicamente l'esercito tedesco (e giapponese) come possibile protagonista, lasciandogli solo il ruolo di bersagli mobili.
I crimini sono fatti e non idee e in quanto tali non li commettono i popoli e gli eserciti, ma solo le persone, in ogni esercito del mondo e in ogni ideologia. Call Of Duty è solo una realtà virtuale per fortuna.
Nessun commento:
Posta un commento